Cos’è l’assegno di mantenimento e come funziona


L’assegno di mantenimento è una somma di denaro che viene corrisposta dall’ex coniuge economicamente più “forte” a quello più “debole” al fine di garantire l’autosufficienza economica e l’indipendenza finanziaria.

Il suo calcolo è disciplinato dall’articolo 156 del Codice Civile e viene stabilito dal giudice solo nel momento in cui viene riconosciuta la sua effettiva necessità.

In pratica, il giudice tiene conto di diversi fattori, tra cui le risorse economiche di entrambi i coniugi, la durata del matrimonio, l’età e la salute del coniuge richiedente.

L’assegno di mantenimento ha una durata determinata e può essere revocato o modificato in base a eventuali cambiamenti delle condizioni economiche dei coniugi.

 

Come viene calcolato l’assegno di mantenimento in Italia


L’assegno di mantenimento in Italia viene calcolato in base a diversi fattori che vengono valutati dal giudice. Innanzitutto, viene presa in considerazione la capacità economica di entrambi i coniugi, ovvero il reddito e le proprietà immobiliari di ciascuno. In secondo luogo, viene valutata la durata del matrimonio, in quanto un matrimonio più lungo può comportare un assegno di mantenimento più consistente rispetto a un matrimonio più breve. Il giudice considera inoltre l’età e la salute del coniuge richiedente, così come la sua capacità lavorativa e la possibilità di trovare un lavoro in base al suo titolo di studio e alle sue esperienze lavorative. Infine, viene valutata la presenza di figli minori o di eventuali altri oneri familiari che possano influire sulla capacità economica del coniuge richiedente.

In base a tutti questi fattori, il giudice stabilisce l’importo dell’assegno di mantenimento, che ha una durata determinata e può essere modificato o revocato in base a eventuali cambiamenti delle condizioni economiche dei coniugi.

 

Quali sono i requisiti per ottenere l’assegno di mantenimento


Per ottenere l’assegno di mantenimento, il coniuge richiedente deve soddisfare alcuni requisiti specifici stabiliti dalla legge.

  • In primo luogo, è necessario dimostrare di non essere in grado di provvedere autonomamente al proprio sostentamento economico.
  • In secondo luogo, è importante dimostrare che il coniuge obbligato ha una maggiore capacità economica rispetto al richiedente.
  • Il giudice valuta anche la durata del matrimonio e
  • la presenza di eventuali figli minori o altri oneri familiari che possano influire sulla capacità economica del coniuge richiedente.
  • Inoltre, la decisione del giudice tiene conto dell’età, della salute e della capacità lavorativa del richiedente.
  • Infine, il giudice valuta la possibilità per il richiedente di trovare un lavoro in base al suo titolo di studio e alle sue esperienze lavorative.

Soddisfacendo questi requisiti specifici, il coniuge richiedente può ottenere l’assegno di mantenimento per un periodo determinato, il quale può essere modificato o revocato in base a eventuali cambiamenti delle condizioni economiche dei coniugi.

Come richiedere la revisione dell’assegno di  mantenimento


Sebbene l’assegno di mantenimento venga stabilito inizialmente dal giudice, è possibile richiederne la revisione nel corso del tempo. Infatti, il beneficiario può richiedere una revisione dell’importo dell’assegno se si verificano dei cambiamenti significativi nella propria situazione economica o in quella dell’ex coniuge obbligato al pagamento.

 Ad esempio, se il beneficiario trova un lavoro a tempo pieno con un salario più elevato, il giudice potrebbe decidere di ridurre l’importo dell’assegno. Allo stesso modo, se l’ex coniuge obbligato al pagamento subisce una diminuzione del proprio reddito, potrebbe essere possibile richiedere un aumento dell’importo dell’assegno.

È importante sottolineare che la richiesta di revisione dell’assegno di mantenimento deve essere presentata al giudice competente e deve essere supportata da documenti che dimostrino i cambiamenti di situazione economica.

 

Le prove raccolte da un’agenzia investigativa possono essere utilizzate per supportare la richiesta di revisione dell’assegno di mantenimento


Se si sospetta che l’ex coniuge obbligato al pagamento dell’assegno di mantenimento stia nascondendo parte del proprio reddito o che il beneficiario stia falsificando la propria situazione economica, può essere utile affidarsi a un’agenzia investigativa.

Ad esempio, se si dimostra che l’ex coniuge obbligato al pagamento ha un reddito più elevato di quanto dichiarato o che il beneficiario ha ottenuto un lavoro a tempo pieno con un salario più alto ma non lo ha segnalato, il giudice potrebbe decidere di ridurre o aumentare l’importo dell’assegno in base alle nuove informazioni emerse.

In sintesi, la nostra agenzia investigativa offre un servizio professionale per il calcolo e la revisione dell’assegno di mantenimento, utilizzando le competenze dei nostri esperti investigatori privati in grado di:

 

  • Verificare la situazione finanziaria del coniuge nonché la loro posizione patrimoniale, incluso il controllo dei beni non ufficialmente attribuibili ad essi, ma goduti dallo stesso;
  • Dimostrare eventuali convivenze più uxorio con prove inconfutabili;
  • Verificare l’effettiva attività lavorativa del coniuge e documentare il loro stile di vita reale;
  • Preparare una relazione completa e dettagliata che può essere utilizzata in tribunale, corredata da documenti, testimonianze, foto e video.

 

Per questo, la E.A. Investigazioni fornisce servizi estremamente accurati ai propri clienti, che includono:

 

  • Completa e dettagliata documentazione da fonti ufficiali sulla situazione patrimoniale e lavorativa del coniuge;
  • Documentazione dettagliata (tramite foto e video) dell’attività lavorativa e dello stile di vita dell’ex-coniuge;
  • Raccolta di informazioni utili tramite fonti OSINT e attività digitale;
  • Relazione completa e documentata, che può essere utilizzata anche in tribunale, corredata di documenti, fotografie e filmati a sostegno di un caso di infedeltà coniugale e delle modalità di attuazione della stessa.